Le Fonti del Clitunno sono uno luogo incontaminato situato tra Foligno e Spoleto, un piccolo scrigno ameno ideale per un’escursione in famiglia con i bambini.
Le Fonti del Clitunno sono un’oasi naturale composto da un laghetto e da un parco con diverse specie animali, tra cui spiccano anatre e cigni.
L’elegante laghetto è cinto da rive erbose dove crescono altissimi pioppi e salici piangenti. Le fredde e limpide acque lasciano scorgere sul fondo una rigogliosa e varia vegetazione.
Le Fonti prendono origine dalle acque limpide dal fiume Clitunno che si snoda nella valle spoletana per unire le sue sorgenti a quelle del Topino, del Chiascio e del Tevere.
Perché visitare le Fonti del Clitunno
- Le Fonti del Clitunno sono un luogo ideale per trascorrere del tempo con i bambini
- Il parco, essendo con ingresso a pagamento, è estremamente curato e pulito
- E’ un luogo particolarmente silenzioso, ideale per rilassarsi un po’ e per fare una breve passeggiata
- Vi consiglio di visitarle in autunno, i colori sono stupendi!
Orari Fonti del Clitunno
Attualmente l’orario per accedere alle Fonti del Clitunno è il seguente:
- lunedì 10–13, 14–16:30
- martedì 10–13, 14–16:30
- mercoledì 10–13, 14–16:30
- giovedì 10–13, 14–16:30
- venerdì 10–13, 14–16:30
- sabato 10–13, 14–16:30
- domenica 10–13, 14–16:30
Ecco la posizione di Google Maps per arrivare alle Fonti del Clitunno e dove parcheggiare l’automobile (parcheggio gratuito).
Prezzi biglietti Fonti del Clitunno
Il costo del biglietto per adulti e bambini è di 3€, mentre entrano gratuitamente i bambini di età inferiore a 10 anni.
Nel caso di gruppi con più di 15 persone il costo del biglietto scende a 2€ a persona.
Il fatto che l’ingresso alle Fonti abbia un costo è un bene perché permette di tenere il parco in condizioni ottimali ed estremamente curato! 👍
Tipologia | Prezzo biglietto |
Adulti | 3€ |
Bambini di età superiore a 10 anni | 3€ |
Bambini di età inferiore a 10 anni | gratis |
Gruppi con più di 15 persone | 2€ |
Geologia
Le Fonti del Clitunno possono considerarsi tra le più importanti manifestazioni idriche della regione Umbria.
La rinomanza del laghetto è legata soprattutto alle caratteristiche ambientali che derivano dall’essere costituito in parte da acque subito correnti e in parte da acque che riempiono, quasi stagnando, una depressione del terreno.
Le sorgenti scaturiscono a quota 225 metri sul livello del mare dalla roccia sottostante la via Flaminia. Il flusso è così formato anche da numerose “vene”, alcuni ruscelletti brevi che esordiscono ciascuno da una Sorgente affiorante dal terreno.
II bacino del piccolo lago ha un perimetro di circa 405 metri, una lunghezza di 115 metri, una larghezza di 100 metri ed una superficie pari a circa 9800 metri quadrati.
La profondità del bacino varia di molto, poiché passa da pochi centimetri a 4 metri nella zona centrale e a 6 metri circa entro i crateri.
Un po’ di storia: il fiume Clitunno nell’antichità
L’importanza che ebbe il Clitunno, prima per le antiche popolazioni umbre, poi presso i Romani, fece si che le sue acque fossero ritenute sacre e venerate come un Dio (Juppiter Clitumnialis, Giove Clitunno, il dio delle
messi).
Il dio Clitunno, secondo la tradizione romana, si unì in matrimonio con la ninfa e musa del lago Camesena, essere divino metà donna e metà pesce, dando così vita alla stirpe italica.
L’Imperatore Ottaviano Augusto nel 27 a.C., con un decreto, elevò la zona del Clitunno a centro umbro per eccellenza, paragonabile per importanza
soltanto a Volsinii (Bolsena), il più importante centro religioso dell’Etruria.
Lungo il corso del fiumé i Romani eressero sontuose ville patrizie, terme e templi sacri. Alle calende di maggio si svolgevano annualmente le feste Clitunniali, a cui partecipavano assiduamente l’Imperatore Caligola.
Il Clitunno fu descritto da autori illustri come:
- Svetonio
- Plinio il Giovane
- Virginio
- Properzio
I visitatori illustri
Le Fonti del Clitunno nel corso dei secoli sono state tappa obbligata di numerosi viaggiatori italiani e stranieri, artisti e poeti
che dalla bellezza del luogo trassero ispirazione per le loro opere.
Nel ‘600 furono visitate dallo scrittore francese Maximilien Misson che ne parla nel suo “Noveau Voyage d’Italie” e dai due celebri pittori francesi Lorraine e Possaine.
Nel 1819 il pittore romantico austriaco Joseph Anton Koch immortalò il paesaggio del Clitunno e il Tempietto in numerosi disegni a matita e in un grazioso quadretto ad olio.
Sempre nell’800 furono visitate dal grande paesaggista francese Camille
e dal poeta inglese Gorge Gordon Lord Byron.
Nel giugno del 1876 vi giunse il poeta Giosuè Carducci che qui compose la famosa ode “Alle Fonti del Clitunno”.
Piante e specie arboree
Il parco e la zona del Clitunno sono caratterizzati dalla presenza di numerose varietà di piante tra cui:
- pioppo nero
- pioppo cipressino
- salice bianco
- cipresso
- leccio
- gelso
Nella stagione primaverile il parco si cosparge di leggeri fiocchi lanosi: sono i fiori dei pioppi, che si schiudono e vengono portati dal vento in una magica atmosfera, tanto da sembrare neve.
Specie animali
Per quanto riguarda le specie animali, nel parco e lungo le rive del Clitunno vivono diverse varietà di uccelli e mammiferi, la cui vita è strettamente legata a quella del fiume.
Sullo specchio d’acqua nuota maestosa una coppia di cigni reali.
Non è raro imbattersi lungo il nel martin pescatore (albedo atthis) e nella gallinella d’acqua.
Lungo il fiume Clitunno fino agli anni ’30 viveva la lontra europea (lutra lutra), oggi il suo posto è stato preso dalla nutria o castorino (myocastor coypus), grosso mammifero originario del Sudamerica.
Nelle gelide acque del laghetto vivono anche diverse specie di trote, anguille, lasche, cavedani e ovviamente crostacei.